culture
Galateo ancestrale:
un dialogo tessile
condividi
Share icone
ph. Serena Eller
Dalla collaborazione tra Incalmi e l’artista Caterina Roppo, vincitrice del Premio Speciale Incalmi al concorso d’arte contemporanea Arte Laguna Prize, è nato Galateo ancestrale, un dialogo tessile che unisce la ricerca di Caterina Roppo a quella di Incalmi sulle potenzialità della materia.

Galateo ancestrale è un progetto di ricerca nato nel corso di una sperimentazione sui tessuti dell’opera Trayma di Caterina Roppo, la cui caratteristica è la trama volutamente imperfetta, a simboleggiare le cicatrici lasciate da un trauma emotivo. Nel mettere in dialogo i tessuti con uno dei materiali più amati da Incalmi, il rame, è nata una materia nuova, del tutto particolare.

Galateo ancestrale è dunque un’indagine tridimensionale in cui la dinamica e il movimento del tessuto vengono cristallizzati grazie all’utilizzo del metallo spruzzato a soffio, una tecnica già utilizzata da Incalmi nel passato, ma inedita in abbinamento al tessuto. L’unione tra la fluidità della stoffa e la staticità del metallo richiama, nella sua matericità imperfetta, l’estetica del brutalismo e quella del wabi-sabi.
Galateo ancestrale di Caterina Roppo | ph. Serena Eller
Poiché per Incalmi il processo di ricerca è sempre finalizzato al design, da questo materiale sono nate due serie di oggetti. Le lampade a sospensione uniscono la conoscenza illuminotecnica di Incalmi con il concept studiato da Caterina Roppo, basato sul tema del respiro e indagato nella sua dimensione plastica. Nelle lampade, che paiono sollevate in aria da un soffio, la superficie del tessuto rivestito in rame riflette la luce e cattura l’attenzione di chi osserva, invitando a contemplare la bellezza dell’imperfezione e la transitorietà del momento, al contempo metafora di vitalità e invito alla meditazione. La collezione si completa con la serie di vasi.
EDIT Napoli 2024, Galateo ancestrale | ph Serena Eller


Galateo Ancestrale è stato presentato
nel Complesso Museale Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco a Napoli, durante l’edizione 2024 di EDIT Cult.